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di Lorenzo Di Maio

L’esperienza Rimini Wellness 2024

Da qualche anno non partecipavo più al Rimini Wellness, dopo averne fatto indigestione, come spettatore, come operatore e come “presenter” non riuscivo più a digerire facilmente quello in cui si era trasformata la principale fiera del settore in Italia.

Quest’anno vista la novità proposta sono stato “costretto” al ritorno – devo dire controvoglia e con non pochi pregiudizi – appena entrato tutte le mie paure sono sembrate concretizzarsi: il solito enorme caos, musica mista a tutto volume, proposte quantomeno “bizzarre”, personaggi folkloristici e tanta tanta folla.

Insomma per me quasi l’inferno sulla terra.

La mia opinione in assenza di giudizio

Mi sono ripromesso però, prima di confermare la mia idea, di fare almeno un giro completo sospendendo il giudizio e credo sia stata una buona scelta, complice il fatto di aver incontrato diverse vecchie conoscenze e anche qualche nuovo amico. Il mio giudizio si è ammorbidito, ovviamente sono sempre ben presenti tutte le cose descritte prima, ma mi sono reso conto che ormai il mondo del RW riflette quello in cui si è evoluto il nostro settore, ossia l’unione di tante discipline e attività contigue tra loro, ma che spaziano in modo sostanziale fino a coprire una domanda estremamente variegata di proposte legate allo stare bene, all’allenamento e al tenersi in forma.

Si passa dunque dallo Yoga al Powerlifting, passando per i massaggi olistici, per il Crossfit e tutte le sue varianti, sostando sul Calisthenic per proseguire verso il body building hard core.

Il RW com’era

Fino a qualche anno fa le due anime del RW, (prima Festival del Fitness) erano il Bodybuilding e i corsi musicali e l’unica vera divisione che si trovava era proprio questa, dunque si passava dai padiglioni saturi di musica di ogni tipo a quelli densi di testosterone (endogeno e non 😬) e proteine in polvere, erano presenti anche altre offerte, ma di certo rappresentavano una fetta molto piccola e spesso erano affogate nel mare magnum di tutto il resto.

Il RW com’è

Nell’edizione 2024 invece ho rilevato uno sforzo fatto anche nell’organizzare i padiglioni per dividere queste offerte che non sempre sono così compatibili, così poteva capitare di passare dal padiglione dedicato allo Yoga e ai massaggi dove c’era calma e tranquillità con profumo di incenso e proposte di centrifugati e cibo vegano al padiglione del BB hardcore zeppo di fit influencer con poche idee e tanti follower dove le persone facevano quasi a botte per una barretta proteica in omaggio, per arrivare ai classici palchi con le più varie proposte di corsi musicali che incrociano tutto con tutto, (sono certo che arriveremo un giorno alla zumbacyclingarmyfunctionaldrumboxing…)

Insomma, alla fine gli aspetti che non piacciono a molti di noi del settore permangono, ma sono almeno mitigati in parte dalla netta divisione dei padiglioni che permette di andarsi a rifugiare in quello più adatto a noi, nella marea delle cose con non molto senso (voglio essere buono) si riesce comunque a trovare qualche spunto e qualche novità interessante. Probabilmente proprio questa grande eterogeneità di offerte e attività più disparate e specializzate è stata la cosa che più mi ha colpito quest’anno.